Con il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le Celebrazioni del Centenario della Grande Guerra

 

 

L’iniziativa rientra nel programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Struttura di Missione per gli anniversari di Interesse Nazionale.

 

 

UNA PIONIERA DELL'ALTA QUOTA

 

Carina Massone in Negrone, nata a Bogliasco il 20 giugno 1911, fu una delle prime donne italiane a conseguire il brevetto di pilota nel 1933 rilasciato dalla RUNA (Reale Unione Nazionale Aeronautica).Praticante di più sport non poteva non sentire quella passione per il movimento, la velocità, l'efficienza che le imprese aeronautiche di quel periodo distinguevano l'Italia dal resto del mondo.Le trasvolate di De Pinedo, il record ai nostri giorni ancora imbattuto di Francesco Agello, le formazioni transoceaniche di Italo Balbo, fra l'altro, suo amico. I "Sorci Verdi". Il periodo del Futurismo e dell'aero pittura che contribuivano a diffondere il mito dell'aria e del volo quale emozione e superamento di un limite umano e conquistare una nuova visione del mondo.Carina sentiva tutto questo non solo a livello emozionale ma con l'idea di farne parte, di esserne anche lei, donna, protagonista. Il 5 maggio 1934 stabilì il suo primo record volando a un'altitudine di 5.544 metri su un idrovolante. Fu grazie a questo successo, e con l'incoraggiamento di Italo Balbo, che decise di provare a migliorare il record di volo in altitudine femminile detenuto dalla francese Maryse Hilsz (11.289 metri). Per affrontare l'impresa si sottopose con grinta e determinazione a un addestramento di tipo militare. Il 20 giugno 1935, decollando dall'aeroporto di Montecelio Guidonia (Roma), su un Caproni Ca 113 A.Q., raggiunse la quota di 12.043 metri conquistando il record tanto agognato. In seguito Carina Massone, alla quale è stata intitolata una piazzetta della sua città natale, conquistò altri sette primati mondiali: l'ultimo il 19 giugno 1954, volando da Ghedi, presso Brescia, a Luxor, in Egitto (2.987 km) in tredici ore e 34 minuti, ad una media di circa 299 chilometri orari con il velivolo Piaggio P.136. Il precedente record era detenuto dal 1936 dal generale statunitense Andrews. Nel 1951 aveva fatto parte di uno dei tre equipaggi italiani, su ottanta complessivi, che parteciparono al giro aereo d'Algeria, volando su 6.000 chilometri di deserto in coppia con Ada Marchelli a bordo di un Aermacchi MB.308.Partecipò a diverse altre competizioni internazionali “Armon Trophy, Diploma Tissandier, gare CONI, Gold Eagle come prima italiana a compiere un giro d'Europa in aeroplano” e fu presidente dell'Aeroclub di Genova. Fondò inoltre una scuola di pilotaggio che volle intitolare al suo mentore, l'aviatore Giorgio Parodi.Carina Massone sposata con Ambrogio Negrone (da cui ebbe un figlio, Vittorio) morì nella sua città il 20 giugno 1991 all’età di  80 anni .Nel 1996 le Poste Italiane, della serie Donne Famose, le hanno dedicato un francobollo commemorativo di 750 lire su bozzetto di Tiziana Trinca.

 BIPLANO Ca. 113 A.Q.

Derivato dal Ca. 113, venne modificato per voli ad alta quota. Le modifiche principali furono l'aumento della superficie portante, ottenuto con una maggiore apertura alare, e l'alleggerimento del carrello, sacrificando gli ammortizzatori e fidando unicamente sugli pneumatici ballon a grande volume d'aria. Nel posto di pilotaggio era previsto un impianto per la distribuzione automatica dell'ossigeno riscaldato necessario alla respirazione a grandi altezze, nonché una installazione per i riscaldatori elettrici collocati nella tuta del pilota in tutta la sua estensione.

Il motore era un Alfa-Romeo Pegasus speciale per alta quota, a 9 cilindri a stella, raffreddati ad aria, muniti di riduttore e compressore. L'elica era metallica a 4 pale regolabili a terra.

CARATTERISTICHE

Apertura alare m. 14,15; lunghezza m. 8,20; altezza m. 2,30; superficie portante mq. 35,25.

 

Amedeo Gigli

Illustratore

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